Le mascherine devono essere lavate dopo ogni utilizzo
«Le mascherine sono utili per difendersi dal virus, ma se non si possono cambiare vanno lavate utilizzando prodotti detergenti e poi lasciate asciugare».
Sono le parole del professor Giustino Parruti, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Sanitaria Locale di Pescara.

In un articolo del 14 marzo il quotidiano d’Abruzzo “Il Centro” sintetizza le risposte che il primario ha fornito ai cittadini nel corso di una trasmissione andata in onda su un’emittente televisiva locale.
«Non fare ricorso a questa procedura», ha aggiunto il professor Parruti, «rende inefficace la protezione e ci rende vulnerabili».
Come possiamo risolvere il problema?
Non è infrequente constatare che la scarsità di questi dispositivi di protezione costringe spesso al riutilizzo improprio di prodotti monouso.
Capita quotidianamente di incontrare persone che indossano dispositivi monouso malridotti. I segni di usura e lo sporco visibili a occhio nudo evidenziano un dispositivo non più atto a proteggere, perché contaminato e dunque potenziale veicolo di agenti patogeni.
Le mascherine monouso andrebbero dunque sanificate attraverso le modalità previste dal produttore e dismesse al raggiungimento di un livello di usura evidente.
Per tale ragione è molto utile, pratico e ed economicamente vantaggioso disporre di mascherine lavabili e riutilizzabili.
Le nostre mascherine italiane in poliuretano Technomask™ nascono a questo scopo. Sono lavabili e igienizzabili e possono essere riutilizzate fino a 200 volte. In altre parole con un uso quotidiano garantiscono una durata di sei mesi.